Il Demand Driven MRP è un recente metodo di gestione dei materiali che si propone come sistema migliorativo del classico MRP introdotto ormai da oltre 50 anni nelle aziende manifatturiere globali.
Mentre quest’ultimo è nato con l’intento di sincronizzare i processi di produzione e acquisto; il DDMRP incorpora invece elementi e logiche “pull-like”, propri di metodologie Lean e derivati da teorie come quella dei Constraints permettendo di soddisfare meglio la domanda di mercato in ambienti competitivi come quelli attuali, sempre più turbolenti e dinamici (ambienti “VUCA” Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity) oltre che esigenti. Oggi, infatti, tutto deve essere disponibile subito, con un numero elevato di varianti e in lotti sempre più piccoli, possibilmente unitari (“effetto Amazon”).
Tra i principi fondanti della metodologia:
- il legame tra domanda, orizzonte di visibilità e caratteristiche del prodotto/processo (Distinta Base, Lead Time dei punti di “buffer strategici”, sempre posti nei livelli inferiori delle DiBa, etc…), che si contrappone all’approccio flat o semi-flat del classico MRP (es: gestione a fabbisogno con posizionamento di Scorte di Sicurezza o Reorder Point che non vengono quasi mai manutenuti).
La chiave per l’applicazione del metodo è infatti la creazione, gestione e dimensionamento di buffer intermedi, le cui dimensioni vengono aggiustate dinamicamente in funzione della domanda puntuale. - il ruolo del Forecast (nel metodo MRP classico: previsioni di vendita su articoli che sottendono un Lead Time logistico-produttivo cumulato maggiore del Lead Time concesso dal mercato), focalizzato nel DDMRP su eventi specifici quali promozioni, phase-in / phase-out, stagionalità, etc…
- il ridimensionamento del MPS, piano principale di produzione, in quanto la domanda di mercato viene seguita dinamicamente e non più prevista pedissequamente su orizzonti medio-lunghi.
Tra i principali vantaggi dell’approccio DDMRP:
- Incremento flessibilità e reattività verso il mercato
- Aumento del Livello di Servizio
- Diminuzione delle scorte totali (MP + PF + scorte di ciclo), grazie all’implicita eliminazione delle scorte non necessarie che si generano con la classica pianificazione MRP
- Riduzione dei costi complessivi di gestione degli Ordini
In conclusione, diversi studi dimostrano che il DDMRP porta vantaggi sostanziali rispetto ad un approccio classico di pianificazione, ma il metodo è ancora poco conosciuto e diffuso.
Vi è quindi un’interessante possibilità di anticipare i tempi rispetto alla concorrenza e ottenere un vantaggio competitivo in termini di eccellenza operativa nell’ambito pianificazione della produzione e supply chain.